Cosa si intende con benessere abitativo? Quando parliamo di comfort o benessere abitativo, pensiamo subito a una condizione del corpo e dello spirito, che ci permette di stare bene all’interno dell’ambiente in cui viviamo. Forse non tutti sanno però che il benessere abitativo è una vera e propria condizione misurabile. Si tratta infatti della combinazione di alcuni parametri che devono ottenere valori ottimali, affinché il benessere abitativo della casa possa veramente dirsi raggiunto. Le case ecologiche realizzate da Biocasanatura sono progettate per garantire il comfort abitativo di chi le abita, in linea con questi valori da rispettare.
Quali sono i parametri del benessere abitativo
L’obiettivo del benessere abitativo all’interno della casa nasce da un progetto di costruzione o ristrutturazione approfondito, Insieme alla scelta dei materiali più adatti, è il progetto di costruzione o ristrutturazione delle case ecologiche, che deve tener conto di alcuni fattori fondamentali, che caratterizzeranno il comfort abitativo di chi le abiterà:
- la temperatura e l’umidità (benessere termoigrometrico);
- l’acustica (benessere acustico);
- la luminosità (benessere visivo);
- la qualità dell’aria (benessere ambientale).
Il benessere termoigrometrico è quello stato di comfort che permette a chi abita la casa di non avvertire sensazioni né di caldo né di freddo. Un livello di soddisfazione che ha dei valori stabiliti: in inverno la temperatura deve essere almeno di 20 gradi con umidità relativa da 30% a 50%, mentre in estate, per poter essere considerata ottimale, non deve superare i 26 gradi con umidità relativa da 30% a 60%. Per poter garantire un buon comfort termoigrometrico è necessario progettare adeguati sistemi di isolamento per la protezione dell’involucro dell’edificio. Il benessere acustico invece riguarda l’isolamento dell’abitazione in riferimento ai rumori che possono provenire dall’esterno o dall’interno dell’edificio. In questo caso, è necessario individuare soluzioni edilizie fonoassorbenti e fonoisolanti. Il benessere visivo (o luminoso) deriva da un’adeguata luminosità dell’ambiente, data da una corretta progettazione della disposizione delle finestre ma anche degli elementi di oscuramento. I benefici di una corretta illuminazione non sono solo psicologici, ma vanno anche a influire sul benessere termico: la luce naturale infatti può ridurre in modo sostanziale i carichi termici ed elettrici, comportando anche un risparmio energetico. Infine il benessere ambientale, legato alla qualità dell’aria e all’umidità all’interno degli ambienti. È necessario infatti evitare che la casa sia troppo umida, e che si crei quindi un ambiente decisamente insalubre per chi ci vive.
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