Le case prefabbricate moderne in legno sono considerate, a tutti gli effetti, strutture edilizie come le altre: rispetto alle soluzioni in muratura, il legno rappresenta un’ulteriore opzione, che porta con sé vantaggi e limiti da analizzare per ogni realizzazione. Si tratta sicuramente di una valida alternativa ai tradizionali sistemi edilizi, una soluzione costruttiva moderna e affidabile, particolarmente apprezzata perché “green”, con un impatto ambientale limitato e che permette un notevole risparmio energetico, senza contare il risparmio dal punto di vista delle tempistiche.
Al pari delle case in laterocemento, le case in legno devono sottostare a tutta una serie di autorizzazioni e vincoli architettonici, legati a norme attualmente vigenti orientate a garantire il rispetto dei parametri di sicurezza, di benessere e comfort abitativo degli abitanti della casa, e di sostenibilità ambientale.
Realizzare un’abitazione prefabbricata in legno non significa quindi aggirare i vincoli legislativi previsti in materia costruttiva. Le pratiche da gestire infatti sono esattamente le stesse rispetto alle costruzioni tradizionali, così come le autorizzazioni, le concessioni edilizie (cioè tutta la documentazione che attesta la conformità dei lavori alle disposizioni di legge) e la verificabilità dell’edificabilità del terreno, in base alla regolamentazione urbanistica del proprio comune. Così come per le case in muratura, anche per le case prefabbricate in legno vale l’obbligo di sottostare alle restrizioni per i terreni soggetti a vincolo.
Per la realizzazione di case prefabbricate moderne in legno quindi, è necessario chiedere tutte le autorizzazioni necessarie per la costruzione degli edifici in muratura: permessi di costruire, CILA, SCIA, permessi di deroga, sanatorie e tutte le altre documentazioni. Le case in legno non sono oggetti montabili e smontabili a piacimento, ma veri e propri edifici, e non ha senso quindi trattarle in modo differente quando si parla di obblighi di edificabilità.